Tributi locali più leggeri, Confcommercio lancia un appello a tutti i sindaci dell’Umbria

E’ nato in questo contesto l’appello rivolto dal presidente di Confcommercio Umbria Giorgio Mencaroni a tutti i sindaci dell’Umbria, destinatari di una lettera con la quale si chiede formalmente di “lavorare insieme per riuscire a trovare le opportune modalità di azione al fine di alleggerire il peso di tasse e tariffe locali, in particolare la TARI, sul sistema economico della nostra regione.
Importante”, sottolinea il presidente di Confcommercio, “prevedere la possibilità di una rateizzazione degli importi a tasso zero, che consenta a tutti coloro che ne avessero necessità di diluire nel tempo un impegno di spesa altrimenti troppo gravoso.
Sono molti i fattori che oggi ci preoccupano per l’immediato futuro: la tanto auspicata e faticosa ripresa risulta frenata anche dall’aumento dei costi fissi, che impediscono investimenti e costringono le imprese in una situazione economica di stagnazione”.
I dati confermano la posizione di Confcommercio Umbria. I consumi risultano “assediati” da inflazione e caro energia e stentano a decollare.
Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio sulle spese delle famiglie, quest'anno le spese obbligate (ad esempio, affitti, bollette e assicurazioni varie) hanno raggiunto quota 42,9% sul totale dei consumi, il valore più alto di sempre, con un incremento dell’incidenza di 6,3 punti dal 1995 ad oggi; su un totale di consumi all’anno di oltre 19mila euro pro capite, per le spese obbligate se ne vanno 8.154 euro (+152€ rispetto all’anno scorso).
Intanto l’inflazione resta su livelli record: con un aumento a luglio del 7,9% su base annua e dello 0,4% rispetto al mese precedente.
Impensieriscono anche i dati Istat sul clima di fiducia di consumatori e imprese.
“Il calo della fiducia registrato a luglio sia dalle famiglie, sia dalle imprese riflette il diffondersi di segnali e aspettative di indebolimento del clima economico tra i diversi operatori economici”, conclude il presidente di Confcommercio Umbria.
Alla luce di questa situazione, che non potrà non subire un deterioramento per le incertezze che provoca una crisi di Governo, i rischi di una seconda parte dell’anno più complicata anche per la nostra economia regionale si fanno sempre più concreti".
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Questo è un comunicato stampa pubblicato il 30-07-2022 alle 17:49 sul giornale del 01 agosto 2022 - 103 letture
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